«Questa notte abbiamo fatto il pre consiglio dei ministri, un passaggio fondamentale per un decreto di 258 articoli. E’ un provvedimento molto complesso e spero che oggi ci si sia il Consiglio dei ministri». Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Antonio Misiani. «C’è stata una discussione sul tema molto importante che riguarda il sostegno alle imprese, oltre quella sulla regolarizzazione dei migranti e nel decreto c’è anche un investimento più consistente per Università e Ricerca: 1 miliardo e 400 milioni, che serviranno ad avere 4 mila posti in più per i ricercatori», ha aggiunto.

«La volontà del governo è di garantire gli ammortizzatori sociali ed è per questo che stanziamo circa 15 miliardi in termini di saldo netto nel nuovo decreto. E la volontà del governo è anche di accelerare il pagamento, troppi lavoratori non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione». La cassa integrazione, sottolinea Misiani, «è stata chiesta per 8,5 milioni di persone, un numero enorme di pratiche, ma tutti hanno diritto di riceverla in tempi certi e brevi». Da questo punto di vista “regioni e Inps possono fare di meglio».

E per quanto riguarda la questione braccianti: «Le differenze nel governo sono sul come procedere alla regolarizzazione, non indiscriminata ma di due tipi di lavoratori: colf e badanti, e chi lavora in agricoltura. Credo che anche questo nodo si risolverà».

«Il bonus da 600 euro potrà essere dato in automatico a quelli che avevano fatto richiesta. Arriveranno entro pochi giorni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale. La terza tranche sarà di 1000 euro e sarà subordinata a un calo del fatturato». Verrà erogata dall’agenzia dell’entrate «stiamo lavorando per il meccanismo più semplice e rapido possibile» ha aggiunto Misiani.

Sul bonus vacanze, «E’ un contributo bonus modulato a seconda delle dimensioni del nucleo familiare con una soglia Isee che dovrebbe coprire la quasi totalità delle famiglie italiane. Ieri notte credo che la soglia fosse intorno ai 40mila euro di Isee, e coprire circa il 90% delle famiglie italiane».

«Quando si polemizza sul prezzo di 0,50 euro, si parla delle mascherine chirurgiche – ha infine aggiunto il sottosegretario – Noi nel decreto che stiamo per approvare, azzeriamo l’Iva e abbiamo previsto negli altri degli incentivi per aiutare la riconversione produttiva in Italia, perche’ dobbiamo riportare questa filiera produttiva in Italia».