“La politica economica del governo è assolutamente inadeguata. Non c’è una vera strategia per attuare il Pnrr e rilanciare la crescita; non ci sono i soldi per la sanità; non ci sono le misure per difendere il potere d’acquisto delle famiglie. Noi daremo battaglia in Parlamento perché è necessario seguire una strada radicalmente diversa”.

Così Antonio Misiani, responsabile Economia, finanze, imprese e infrastrutture, in una dichiarazione al Tg2.

“Dal governo ancora notizie confuse e misure insoddisfacenti sul Pnrr. Oltre al clamoroso ritardo con cui il governo sta affrontando un tema cruciale per il futuro del Paese, ancora non si conoscono appieno i progetti da rivedere, in particolare nel caso di Repower EU per il quale mancano poche settimane alla scadenza. In ballo ci sono circa 2,7 miliardi sui quali l’esecutivo non sta dando alcuna risposta nonostante le continue sollecitazione delle opposizioni, che peraltro non sono state coinvolte. Il PD chiede urgenti spiegazioni, soprattutto pretende trasparenza e chiarezza. Il Governo venga in Aula a chiarire cosa intende fare degli oltre 180 miliardi ottenuti dai precedenti governi”.

Cosi in una nota Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e PNRR nella segreteria del PD, che denuncia: “L’esecutivo Meloni sta accumulando ritardi su ritardi. Conosciamo la complessità di gestire un piano strategico, ma ormai sono al lavoro da sei mesi e hanno rallentato l’iter delle riforme, faticando a mantenere impegni e a centrare gli obiettivi. Rischiano di perdere una grande occasione”.

“Il Def del governo Meloni è un documento privo di prospettiva, senza orizzonti di crescita, che ignora le possibilità che vengono dai progetti del PNRR. Il taglio delle tasse sul lavoro è minimale e lascia poche briciole sia nelle tasche dei lavoratori sia alle imprese per poter crescere. Ma sopratutto è un documento che testimonia che la volontà del governo Meloni è quello di colpire e tagliare la sanità pubblica”.

Così Francesco Boccia, presidente dei senatori del PD. “Si passa dal 6,7 di previsione della spesa per la sanità pubblica rispetto al Pil per il 2023- prosegue Boccia – al 6,2 per il 2026. Sono i livelli più bassi degli ultimi anni. E il ministro Fitto in Senato ha detto che le case di comunità, uno dei progetti più importanti del Pnrr, per questo governo sono irrealizzabili”. “Sulla sanità pubblica, dopo quanto avvenuto in questi anni, bisognerebbe investire ma il governo di Giorgia Meloni non lo fa, mettendo a rischio servizi essenziali per i cittadini”, conclude il presidente.

“Siamo uno dei Paesi europei che spende meno per la sanità. Una tendenza che avevamo invertito con la pandemia. Si torna indietro: niente soldi per assumere medici, niente per nuove strutture, niente per abbattere liste d’attesa. La peggiore destra di sempre lascia soli i cittadini”. Così su Twitter Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera.

“Cosa intende fare il Governo contro il caro bollette? In autunno ci sarà un considerevole aumento secondo i recenti dati dell’Arera: la tariffa dell’elettricità salirà del 25% rispetto al secondo trimestre dell’anno, mentre quella del gas del 15%. Per ogni famiglia significherà un aggravio di circa 300 euro annui. A questo quadro molto preoccupante si aggiunge che a dicembre scadranno tutti gli aiuti previsti contro il caro energia, secondo quanto riportato dal Def appena liquidato dal governo. Non è possibile che in una situazione così difficile per le famiglie italiane, il governo stia con le mani in mano e ad oggi non abbia immaginato nessuna misura atta a contrastare i rincari. Dopo anni di mera propaganda da parte della Meloni, gli italiani ora rischiano di vedere sempre più ridotto il proprio potere di acquisto e di ritrovarsi con le tasche sempre più vuote. Si intervenga al più presto per fermare questa nuova stangata, che rischia di mettere ancora più in difficoltà i cittadini italiani”.
Così in una nota Marco Sarracino, deputato e componente della segreteria del PD.

“Torna un impressionante aumento per le bollette di luce e gas per gli italiani e il governo dimostra la fragilita’ delle sue promesse e la debolezza delle misure prese. Nel cosiddetto decreto bollette vediamo solo scelte inefficaci che metteranno in difficolta’ famiglie e imprese. Ancora una volta quando si tratta di sostenere i piu’ deboli difronte alle crisi, il governo si gira dall’altra parte”.
Lo dichiara Marco Furfaro della segreteria nazionale del PD e capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera.

“Nonostante le reiterate richieste di trasparenza, dal governo e dal ministro Fitto ancora riceviamo dichiarazioni contraddittorie sul Pnrr. Parliamo di risorse europee fondamentali per ridisegnare il volto del Paese in direzione di una maggiore coesione sociale, sostenibilità, modernizzazione. Un’occasione storica che questa maggioranza mette a rischio, insieme alla credibilità dell’Italia in Europa. Questa pericolosa china sul Pnrr si accompagna ad un indirizzo economico allarmante: il Def, infatti, non solo testimonia il tradimento di tutte le promesse fatte in campagna elettorale, ma fa temere per la tenuta sociale e la giusta crescita di cui avremmo, invece, bisogno”.
Così in una nota Camilla Laureti, eurodeputata del PD e responsabile dem per le Politiche agricole.