​L’approvazione dell’emendamento che stabilizza gli stanziamenti per gli incentivi destinati alle unioni e fusioni dei comuni (che erano inizialmente previsti per il solo triennio 2014-2016) raddoppiando quelli previsti per le fusioni ​rappresenta un passo in avanti importante per favorire i processi di aggregazione nella gestione delle funzioni e dei servizi comunali.
L’emendamento (4.9 Fanucci) è ​uno dei punti ​qualificanti ​del pacchetto di proposte sugli enti locali presentate dal gruppo Pd che ho coordinato.
​Ora è necessario rimettere mano alla gestione associata obbligatoria delle funzioni fondamentali dei comuni, prevista sin dal 2010 per poi essere sistematicamente rinviata, costruendo un percorso diverso con la definizione da parte delle province di aree omogenee. Questo tema è oggetto di un ulteriore emendamento Pd di cui sono primo firmatario.
Con l’approvazione dell’emendamento Fanucci da parte della Commissione bilancio della Camera vengono stabilizzati gli stanziamenti di 30 milioni annui per incentivare le unioni di comuni e di ulteriori 30 milioni annui per le fusioni (inizialmente previsti per il solo triennio 2014-2016), raddoppiando dal 20% al 40% la maggiorazione dei trasferimenti 2010 per i comuni istituiti a seguito di fusione.