Zingonia, le torri da abbattere a febbraio e la tenenza dei carabinieri. Nell’ultimo mese, sono diventati due simboli per i quali ha messo la faccia anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Dopo il suo parere favorevole, ieri il ministro della Difesa ha firmato: inizia la trasformazione della stazione in tenenza. Significa che starà aperta 24 ore su 24 rispetto alla fascia dalle 8 alle 22 di ora e che ci saranno cinque carabinieri in più rispetto ai quindici presenti oggi.

Ma proprio sui numeri si insinua la beffa. I cinque militari che arriveranno a Zingonia verranno presi da altre cinque stazioni della Bergamasca, tra le quali Osio Sotto e Lovere. È vero, dal 12 novembre, il comando provinciale di Bergamo ha a disposizione ulteriori 35 carabinieri, è il più potenziato, in Lombardia, dopo Milano. Sono neo arruolati, civili che hanno scelto di indossare la divisa, soprattutto, alcuni arrivano dall’esercito. Ma sono stati già distribuiti nelle stazioni, soprattutto quelle che fanno riferimento alle compagnie di Bergamo (14) e di Treviglio (13), le zone più impegnative.

E ora, con la tenenza, si ripropone il nodo della coperta corta. Inevitabile, nonostante i recenti rinforzi, finché l’organico complessivo rimarrà in sofferenza rispetto alla popolazione di 1,1 milioni di abitanti e al territorio che spazia dalle alte valli alla bassa pianura. I carabinieri sono poco meno di 800 e, calcolati i nuovi arrivati e chi andrà in congedo, ne servirebbe ancora un centinaio. Per le pattuglie sulla strada così come al nucleo investigativo (ora 30 militari) che indaga sui casi più complessi, come gli omicidi. Lo sa bene il procuratore Walter Mapelli, che a inizio novembre, prima della boccata d’ossigeno, aveva sollevato il problema.

E lo sa bene il ministro Salvini, che annuncia altri rinforzi: «Siamo impegnati per migliorare la sicurezza e il numero di forze dell’ordine e vigili del fuoco in tutta italia. Oltre agli arrivi previsti nei prossimi mesi abbiamo deciso il piano di assunzioni straordinario per 8.000 unità. In questo modo vogliamo migliorare ovunque il numero di forze dell’ordine, anche a Bergamo. D’altronde stiamo dimostrando, con i fatti, che non sottovalutiamo le richieste che arrivano da Bergamo, dove conto di tornare presto».

I parlamentari bergamaschi della Lega rivendicano i risultati: «Abbiamo raccolto la sollecitazione del territorio, in particolare del sindaco di Verdellino Silvano Zanoli — commentano Roberto Calderoli, Simona Pergreffi, Toni Iwobi, Daniele Belotti, Cristian Invernizzi, Alberto Ribolla e Rebecca Frassini — e in poco tempo siamo riusciti, grazie alla disponibilità del governo, in primis del ministro Salvini, a rendere ufficiale questo ulteriore intervento a favore della sicurezza della Bergamasca. L’attenzione che la Lega ha posto sulla riqualificazione di Zingonia è altissima: tra poche settimane, con la demolizione delle torri dello spaccio, verrà dato inizio a un grande rilancio di tutta Zingonia».

La tenenza è una «buona notizia», commenta Antonio Misiani, senatore del Pd: «Nel passato ci abbiamo lavorato, accogliamo con favore tutto ciò che rafforza il presidio del territorio. Ma se fosse confermato che i carabinieri per la tenenza di Zingonia verranno tolti ad altre stazioni sarebbe una presa in giro. Ci sarebbe poco per cui cantare vittoria».

Parla di «beffa» Gregorio Fontana, deputato di Forza Italia: «I 35 carabinieri nuovi arrivati sono una buona notizia, ma il problema è il numero complessivo degli organici. Se il saldo è comunque negativo, si rischia di compromettere l’aspetto positivo di questa modifica». A proposito di Zingonia. Il maresciallo Gerardo Tucci ha comandato la stazione per 25 anni. Con la tenenza, serve un ufficiale. Potrebbe tornarci lui, anche se non è automatico. Ha superato il concorso: ora è sottotenente.