“L’allarme lanciato dal presidente Rossi è fondato e condivisibile: il taglio che il disegno di legge di stabilità prevede a carico delle province – 1 miliardo nel 2015, che sale a 2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi nel 2017 – è assai più severo di quello che riguarda le regioni e rischia di compromettere una serie di servizi essenziali per i cittadini” – sostiene Antonio Misiani, deputato PD e membro della commissione bilancio della Camera. “Pochi mesi fa il parlamento con la legge 56/2014 ha avviato il processo di superamento delle province, trasformandole in enti di secondo livello e rivedendo radicalmente le loro funzioni. Ma nell’immediato futuro le amministrazioni provinciali continueranno ad occuparsi di servizi fondamentali come il trasporto pubblico, la formazione professionale, la viabilità, le scuole superiori. Un taglio come quello prospettato, pari a regime ad un quarto del bilancio di parte corrente della provincia di Bergamo, porta dritto al dissesto con conseguenze assai problematiche per i cittadini. Per questo” – conclude Misiani – “chiederemo al governo di modificare questa parte della manovra finanziaria, al fine di garantire l’erogazione dei servizi pubblici attualmente gestiti dalle amministrazioni provinciali.”