D’ora in poi con la tessera del Pd si potrà accedere alla piattaforma dove viaggia tutto il mondo dell’informazione democratica, gli iscritti potranno interagire, dialogare, progettare on line da un circolo all’altro, conoscere il lavoro dei parlamentari. Partecipare in tempo reale alla vita del partito in prima persona, sentirsi parte di una «comunità democratica».

L’idea di «Pd live» è anche una nuova forma di finanziamento, con la «libera contribuzione dei cittadini», spiega Misiani, al di là dei populismi sull’abolizione del finanziamento pubblico del quale comunque è all’esame la legge in commissione Affari Costituzionali. «Così sarà un mondo aperto tra partito e comunità del centrosinistra, un ambiente social per riconnettere il Pd con le centinaia di persone iscritte e con le migliaia che hanno partecipato alle primarie». Secondo Funiciello la piattaforma è uno strumento per «velocizzare le relazioni in modo democratico. E il Pd è l’unico par tito a farlo, per disinnescare il “demone” del populismo».

Pd Live: «Ottima partenza»
Con l’Unità a chi si iscrive online
Di Natalia Lombardo
12 luglio 2013

D’ora in poi con la tessera del Pd si potrà accedere alla piattaforma dove viaggia tutto il mondo dell’informazione democratica, gli iscritti potranno interagire, dialogare, progettare on line da un circolo all’altro, conoscere il lavoro dei parlamentari. Partecipare in tempo reale alla vita del partito in prima persona, sentirsi parte di una «comunità democratica».

L’idea di «Pd live» è anche una nuova forma di finanziamento, con la «libera contribuzione dei cittadini», spiega Misiani, al di là dei populismi sull’abolizione del finanziamento pubblico del quale comunque è all’esame la legge in commissione Affari Costituzionali. «Così sarà un mondo aperto tra partito e comunità del centrosinistra, un ambiente social per riconnettere il Pd con le centinaia di persone iscritte e con le migliaia che hanno partecipato alle primarie». Secondo Funiciello la piattaforma è uno strumento per «velocizzare le relazioni in modo democratico. E il Pd è l’unico par tito a farlo, per disinnescare il “demone” del populismo».

Claudio Sardo ha spiegato come sia importante per l’Unità «rafforzare il legame e il dibattito con il popolo del centrosinistra» e questo esperimento «può essere una modalità per facilitare la vita interna al Pd, aumentare la partecipazione, si potranno anche riunire assemblee via web». Per Stefano Menichini, direttore di Europa, la scelta di «Pdlive» nasce dalla volontà di raggiungere il maggior numero di lettori possibile attraverso la rete, ma anche di «abbattere i costi del sostegno pubblico dell’editoria: noi continuiamo a ritenere indispensabile, ma comprendiamo la necessità che esso venga rimodulato e reso sostenibile». Chiara Geloni si dice «felice di trovarsi accanto alle testate storiche» dell’area democratica tanto più che YouDem tv è già interna al portale Pd.

«Pd live» inoltre aggiornerà di volta in volta l’anagrafe degli iscritti (già sperimentata nel 2010 con i Circoli di Rete) con il Data base Cloud, costruito dal basso con il coinvolgimento dei segretari di circolo e delle strutture territoriali. Insomma, da oggi la comunicazione democratica sarà diffusa, consultabile anche per strada su tablet e smartphone, per le tribù Apple o quelle Android, con sistemi mutuati a Twitter. Ora «Pd live» partirà con i primi sei mesi di tesseramento e abbonamento, poi potrà essere integrato. Comunque la porta, virtuale e non solo, allo scambio di idee, è aperta.

 

Di Natalia Lombardo