Il Senatore Antonio Misiani (Pd) ha depositato un’interrogazione parlamentare in merito al rischio di chiusura dei punti ENEL, tra i quali quello di Treviglio.
Nell’interrogazione si chiede al ministro dell’economia e delle finanze di sapere quali siano le valutazioni del Ministro sui fatti di cui in premessa; quali iniziative intenda adottare per evitare la chiusura dei suddetti 20 punti Enel, e in particolare del punto Enel di Treviglio, che rischia di determinare pesanti ricadute nei territori coinvolti in termini di efficienza del servizio reso a famiglie ed imprese; se non ritenga opportuno, considerata la vetustà della rete e la necessita di manutenzione e investimenti sulla stessa, che l’Enel mantenga in futuro una rete diffusa di uffici su tutto il territorio nazionale che consenta ai cittadini un’interlocuzione fisica diretta con l’azienda del servizio elettrico nazionale.

Allegato: testo dell’interrogazione

INTERROGAZIONE

a risposta orale

Al Ministro dell’economia e delle finanze

Premesso che,

l’Enel Spa ha avviato un progetto, attualmente in discussione con le controparti sindacali, che prevede la chiusura di 20 punti Enel sui 124 esistenti sull’intero territorio nazionale, sostituendo il servizio offerto agli utenti con una rete di “negozi” affidati a imprenditori privati;

tale iniziativa prefigura pesanti ricadute nei vari territori in termini di efficienza del servizio reso a famiglie ed imprese, tenuto conto del fatto che in alcune Regioni si considera complementare il ruolo dei “negozi” e in altre si affida pressochésolo a questi ultimi il presidio delle esigenze dei consumatori;

​la chiusura dei suddetti 20 punti Enel si inserisce in un quadro che vede il progressivo smantellamento della rete Enel – preceduta da una riduzione drastica di personale – in una Regione come la Lombardia, che nel 2016 ha registrato la chiusura degli uffici di Breno e Corsico, nel 2018 di Sondrio, e ora vede in programma la chiusura di altri 4 punti Enel a Cremona, Mantova, Lodi e Treviglio;

​in particolare la chiusura del punto Enel di Treviglio, limiterebbe la presenza dell’Enel alla sola città di Bergamo, in una Provincia che conta oltre un milione di abitanti;

il punto Enel di Treviglio, pur con un organico ristretto, registra giornalmente una media di oltre 50 accessi del pubblico, servendo un’area in grande crescita e sviluppo, per cui sulla città converge l’economia di un territorio con circa 400 mila abitanti;

il recente sviluppo infrastrutturale della città di Treviglio ha portato in quel territorio grandi insediamenti logistici, ultimo caso quello di Amazon;

tutto ciò premesso,

si chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro sui fatti di cui in premessa;

quali iniziative intenda adottare per evitare la chiusura dei suddetti 20 punti Enel, e in particolare del punto Enel di Treviglio, che rischia di determinare pesanti ricadute nei territori coinvolti in termini di efficienza del servizio reso a famiglie ed imprese;

se non ritenga opportuno, considerata la vetustà della rete e la necessita di manutenzione e investimenti sulla stessa, che l’Enel mantenga in futuro una rete diffusa di uffici su tutto il territorio nazionale che consenta ai cittadini un’interlocuzione fisica diretta con l’azienda del servizio elettrico nazionale.