Il piano di consegna a giorni alterni messo in atto da Poste italiane in decine di piccoli centri nella bergamasca va rivisto, perché così come è costruito aggraverà ulteriormente il già elevato divario di offerta di servizi tra le aree urbane da una parte e quelle montane e rurali dall’altra. Il Governo, attraverso il ministro Costa, ha già sollecitato in sede di Conferenza unificata nei giorni scorsi Poste Italiane ad un nuovo tavolo nazionale di confronto. E’ auspicabile che l’intervento del governo, così come l’attivazione delle regioni, porti l’azienda a cambiare approccio, abbandonando la logica di taglio unilaterale dei servizi e raccogliendo le proposte che da anni le associazioni degli enti locali hanno presentato, dalla trasformazione degli uffici postali in sportelli multiservizi (dove gestire, oltre alla distribuzione postale, attività commerciali e altri servizi pubblici come le tesorerie comunali) alle opportunità di collaborazione con la rete di associazioni presenti sul territorio.