“La legge per la valorizzazione dei piccoli comuni è stata approvata all’unanimità nel settembre dell’anno scorso, generando molte aspettative tra gli amministratori locali. Purtroppo a più di nove mesi di distanza poco o nulla si è mosso per quanto riguarda i provvedimenti attuativi.” dichiara Antonio Misiani, senatore Pd e relatore del provvedimento nella XVII legislatura. “I termini previsti dalla legge per l’emanazione dei decreti sono abbondantemente scaduti, è tempo che Conte e Salvini prendano in mano il dossier: serve un decreto del ministro dell’interno per definire i parametri di individuazione dei comuni interessati, propedeutico al Dpcm di definizione dell’elenco. In parallelo un secondo Dpcm dovrebbe definire il Piano nazionale di riqualificazione dei piccoli comuni, essenziale per il finanziamento dei progetti attraverso il Fondo stanziato dalla legge. Senza questi decreti tutto rimane fermo, ed è un vero peccato. Per questo ho presentato al Senato un’interrogazione al presidente Conte e al ministro Salvini, sollecitando l’emanazione dei provvedimenti attuativi. L’interrogazione è stata sottoscritta da altri ventotto senatori del Pd, a dimostrazione della grande attenzione nei confronti della legge per i piccoli comuni”.

Allegato: testo interrogazione

INTERROGAZIONE
a risposta orale
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Al Ministro dell’interno,
Premesso che,
la legge 6 ottobre 2017, n. 158, prevede una serie di interventi per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni e per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni;
la suddetta legge è finalizzata a contrastare il fenomeno dello spopolamento dei piccoli comuni, prevedendo misure volte ad innalzare la qualità e l’efficienza dei servizi essenziali, con particolare riguardo agli ambiti dell’ambiente, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, dei servizi socio-assistenziali, dei trasporti, della viabilità e dei servizi postali, dell’afflusso turistico, della tutela e della valorizzazione del patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico;
l’insediamento nei piccoli comuni costituisce un altro importante obiettivo della legge, fondamentale per garantire il presidio del territorio, soprattutto per le attività di contrasto del dissesto idrogeologico e per le attività di piccola e diffusa manutenzione e tutela dei beni comuni;
l’articolo 3 della legge ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni;
l’articolo 1, comma 862 della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio per l’anno 2018) ha aumentato le risorse del Fondo di 10 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018;
Considerato che,
la legge n. 158 del 2017, ha previsto:
– al comma 4 dell’articolo 1 che entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro dell’interno, sono definiti i parametri necessari per la determinazione delle tipologie di piccoli comuni che possono accedere alle risorse del Fondo;
– al comma 5 dell’articolo 1 che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno, da emanare entro i successivi sessanta giorni, è definito l’elenco dei suddetti piccoli comuni;
– al comma 2 dell’articolo 3 che ai fini dell’utilizzo delle risorse del Fondo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, previa intesa in sede di Conferenza unificata, si provvede alla predisposizione di un Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Il Piano definisce le modalità per la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni comunali, nonche’ quelle per la selezione, attraverso bandi pubblici, dei progetti medesimi da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Tutto ciò premesso,
si chiede di sapere dal Governo se intenda emanare, entro brevi termini, i decreti di cui al comma 4 dell’articolo 1 e al comma 2 dell’articolo 3 della legge 6 ottobre 2017, n. 158, indispensabili per la piena applicazione della legge n. 158 del 2017.

MISIANI e altri