Su «L’Eco» di venerdì 27 dicembre intervista al vice ministro dell’Economia e senatore bergamasco del Pd. L’addio di Fioramonti: «Una cattiva notizia, ma se smetteremo con i continui litigi, sapremo andare avanti».
Il vice ministro dell’Economia, Antonio Misiani, alla sua prima prova di governo, dice di essere salito su un treno in corsa per un’esperienza «molto impegnativa e straordinariamente interessante», vissuta in un ministero «assai complesso, con una macchina amministrativa di eccellente professionalità». La Manovra. «Salvini ha aperto la crisi ad agosto per paura della legge di Bilancio: non aveva la più pallida idea di dove trovare i soldi per bloccare l’aumento dell’Iva e, dopo aver visto i numeri, ha fatto saltare il banco. Noi siamo al governo da inizio settembre e in poche settimane abbiamo riannodato il filo del dialogo con l’Europa e portato a casa una manovra che può far ripartire un Paese che abbiamo trovato in stagnazione».

Caso Fioramonti: «Il suo abbandono è una cattiva notizia ma la mia valutazione di fondo non cambia. Non era semplice costruire un percorso comune tra forze che si erano duramente contrastate fino a pochi mesi fa. La Manovra ha dimostrato che si può fare, è stato un banco di prova complessivamente positivo per la nuova maggioranza. Abbiamo discusso tanto, a volte troppo, tuttavia abbiamo portato a termine insieme una legge di Bilancio che rilancerà lo sviluppo del Paese». La durata del governo: «Nessuno ha la sfera di cristallo. Il governo durerà se saprà attuare le politiche che servono all’Italia. Se dovesse rimanere impantanato in litigi continui, allora verrebbero meno le condizioni per andare avanti»