La Plastic Tax cambia nuovamente volto: si riduce ulteriormente il valore dell’imposta da 0,50 a 0,45 centesimi al chilo, ma viene reinserito nella squadra dei materiali tassabili il Tetrapack, che era stato escluso soltanto due giorni fa. Vengono esentati dall’imposta i prodotti in plastica riciclata o che abbiano una componente in plastica inferiore al 40%. Rimane confermato il rinvio dell’applicazione dell’imposta a luglio 2020.

E’ quanto prevede la nuova versione della tassa sulla plastica, approvata in commissione Bilancio del Senato. La correzione dell’imposta avrà un impatto sul gettito netto “neutro”, secondo il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, poiché l’incasso resta invariato: “Con la reintroduzione del Tetrapak c’è uno spostamento di gettito che si autocompensa”.


 

 

La seduta della commissione Bilancio al Senato ha aggiunto diversi emendamenti alla Manovra, vediamo le principali imposte
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Tassa concessionari
La Robin tax, cioè l’addizionale Ires, sale del 3,5% per i concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie. In una precedente versione, la platea dei concessionari era più vasta, ma «c’è stata una riflessione – ha spiegato il viceministro Antonio Misiani – per evitare il rischio che l’aumento ricadesse sulle bollette». L’addizionale si applicherà per tre anni: 2019-2021. L’Ires passa quindi dal 24 al 27,5%.