Il tesoriere del PD interviene dopo le polemiche sui milioni del contributo
Chi vuole fare polemiche sulle primarie farebbe meglio a concentrarsi su altri temi congressuali, perchè “non c’è alcun mistero sulla destinazione dei 2 euro raccolti dagli elettori delle primarie del 2012”.  Lo sostiene Antonio Misiani, tesoriere del PD, con un intervento  postato anche su facebook dopo le polemiche di questi giorni.
Per quanto riguarda la quota di competenza del Comitato nazionale per le primarie (0,50 euro), Misiani spiega che la rendicontazione si trova online da mesi sul sito  www.partitodemocratico.it/trasparenza.
“Come si può evincere dal rendiconto pubblicato online – prosegue il tesoriere –  il Comitato nazionale ha raccolto 1.571.091,50 euro e ne ha spesi 1.851.622,86 euro, con un disavanzo di 280.531,36 euro coperto pro-quota dai partiti della coalizione (75% PD, 20% SEL, 5% PSI).

La parte rimanente è rimasta alle strutture territoriali ed è servita a coprire i costi organizzativi sostenuti a livello locale, la cui rendicontazione è di competenza dei comitati provinciali della coalizione. Eventuali eccedenze sono state destinate al finanziamento dei costi relativi alle elezioni politiche 2013 sostenuti dalle strutture territoriali della coalizione. Il contributo di 2 euro è stato richiesto solo al primo turno di votazione. Nei due turni delle primarie del 2012 hanno votato complessivamente 5.912.592 elettori (3.110.210 nel primo turno e 2.802.382 nel turno di ballottaggio)”. Misiani conclude con un paragone: “Il contributo richiesto (6,2 milioni di euro per 5,9 milioni di votanti = 1 euro per votante) è stato, grazie allo straordinario impegno profuso dai volontari dei partiti della coalizione, pari a meno di un decimo del costo sostenuto dai contribuenti per l’organizzazione delle elezioni politiche 2013 (389,5 milioni di euro per 35,3 milioni di votanti = 11 euro per votante)”