(AGENPARL) – Roma, 03 dic – “Che Grillo chieda a gran voce il sequestro dei beni dei partiti non è certo una novità. Quando il capo del M5S si trova in debito di ossigeno, non trova di meglio che sparare sui partiti per recuperare visibilità. È un film già replicato decine di volte, con un pubblico calante. A Grillo, per quanto riguarda il PD, vorremmo ricordare un paio di cose. La prima: il PD non ha alcun patrimonio immobiliare. Basta leggere i nostri bilanci, che noi – a differenza del M5S – facciamo certificare e mettiamo online. Gli immobili di cui si invoca il sequestro non sono del Pd, e sono il frutto del lavoro volontario di generazioni di militanti della sinistra italiana che, festa dopo festa, hanno comprato autofinanziandosi le sedi in cui riunirsi, discutere, fare politica. A loro va la nostra gratitudine e il nostro rispetto. La seconda: esprimere le opinioni più dure sul finanziamento pubblico dei partiti è legittimo. Prendersela, come fa Grillo, con i lavoratori del PD pretendendo la “sospensione” dei loro stipendi è solo una miserabile vigliaccata”.
Lo dichiara in una nota Antonio Misiani, parlamentare del Pd.