I comuni virtuosi, con un rapporto dipendenti-popolazione sotto controllo, devono avere la possibilità di rimpiazzare tutti i dipendenti che vanno in pensione. Lo dobbiamo ai cittadini, che hanno diritto a servizi comunali pienamente operativi. Lo sblocco della mobilità e delle assunzioni nei comuni della Lombardia, comunicato ufficialmente due giorni fa in relazione al completamento della ricollocazione dei dipendenti ex provinciali, è una buona notizia, un passo importante verso il ritorno alla normalità. Ora è necessario rivedere e semplificare il complesso dei vincoli che continuano a limitare il turnover in molti enti locali. Con il decreto legge 113 del 2016 – di cui sono stato relatore alla Camera – abbiamo nettamente migliorato la condizione dei comuni “virtuosi” fino a 10 mila abitanti, portando dal 25 al 75 per cento il limite di rimpiazzo del turnover negli enti con rapporto dipendenti-popolazione inferiore ai limiti previsti dal ministero dell’interno. Questa scelta, in provincia di Bergamo, ha portato dal 23 al 90 per cento la quota di comuni con limite al turnover pari o superiore al 75 per cento. A questa apertura va aggiunto il piano straordinario triennale di assunzioni negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, previsto anch’esso dal decreto legge 113. Ora è necessario che la legge di bilancio 2017 completi la semplificazione dei vincoli, sbloccando il turnover anche per i comuni virtuosi con più di 10 mila abitanti. Il nostro impegno andrà in questa direzione.