Antonio Misiani, tesoriere nazionale del Pd e parlamentare bergamasco, cerca di gettare acqua sul fuoco sul caso Imu invitando gli alleati del Pdl alla calma. “Sull’Imu valgono le parole chiare usate dal presidente Letta”.

Sono passate solo poche ore dal via libera alla fiducia approvata da Camera e Senato al governo di Enrico Letta e cominciano i dissidi interni alla maggioranza. Il Popolo della Libertà ha posto obiettivi precisi sull’abolizione dell’Imu: via quella del 2013 e restituzione della tassa pagata nel 2012. Letta ha ufficializzato lo stop alla rata di giugno, una misura straordinaria che sarà approvata d’urgenza nel primo Consiglio dei ministri. A Silvio Berlusconi e al centrodestra non basta. “Certo che sono fiducioso sia sull’abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall’esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo”. Parole chiare, che hanno messo sull’attenti gli esponenti del Partito democratico. Dopo tutta la fatica e i rospi ingoiati per formare questo governo iniziano già i problemi. Antonio Misiani, tesoriere nazionale del Pd e parlamentare bergamasco, cerca di gettare acqua sul fuoco invitando gli alleati del Pdl alla calma. “Sull’Imu valgono le parole chiare usate dal presidente Letta alla Camera e al Senato sulle quali ha ricevuto una ampia fiducia. Lo si lasci operare in santa pace per affrontare le molteplici questioni esistenti: l’emergenza lavoro, tema prioritario come peraltro ricordato dal presidente Napolitano, la riduzione dell’Imu, il blocco dell’aumento Iva e il finanziamento della cassa integrazione fino alla vicenda degli esodati. E’ ora di misurare i toni e pensare unicamente al bene del Paese non e’ il momento di piantare bandierine ma di mettersi responsabilmente all’opera. La campagna elettorale e’ finita. C’e’ un governo che ha ricevuto una larga fiducia e c’e’ una realta’ difficile con cui fare i conti”.